Parole nuove dai giornali

neolingua

(neo-lingua, neo lingua) s. f.
    ABBREVIAZIONI
  • * parola mai attestata
    abbr. abbreviato
    agg. aggettivo
    agg.le aggettivale
    ar. arabo
    art. articolo, articolato
    avv. avverbio
    avv.le avverbiale
    cong. congiunzione
    did. didascalia
    ebr. ebraico
    ediz. edizione
    f. femminile
    fam. familiare
    fr. francese
    giapp. giapponese
    gr. greco
    indef. indefinito
    ing. inglese
    inter. interiezione
    intr. intransitivo
    inv. invariabile
    iron. ironico
    it. italiano
    lat. latino
    loc. locuzione
    m. maschile
    n. neutro
    p. pagina
    part. particella
    pers. persiano
    pl. plurale
    port. portoghese
    p. pass. participio passato
    p. pres.participio presente
    prep. preposizione
    pron. pronome, pronominale
    rifl. riflessivo
    s. sostantivo
    s.le sostantivale
    scherz. scherzoso
    spagn. spagnolo
    spreg. spregiativo
    superl. superlativo
    s.v. sotto la voce
    ted. tedesco
    tit. titolo
    tr. transitivo
    v. vedi, verbo

Linguaggio connotato da elementi di novità; in senso ironico, espressione che vuole occultare contenuti o riferimenti sgradevoli.

  • Viaggiando tra gli anni '80 e i '90, [Gabriele] Vacis sviluppa il suo racconto tra spezzature e troncamenti, tendendo l'orecchio a una neo lingua che non è mai gergo. Ci immette così nella visione di un futuro che è già nostro, con tutti i ragazzi di seconda generazione che vivono, studiano e magari lavorano fra noi e tuttavia niente e nessuno riesce a considerare italiani. (Osvaldo Guerrieri, Stampa, 4 novembre 2007, p. 36, Spettacoli).
  • [tit.] La neo-lingua del calcio / «Aggredire gli spazi» (Repubblica, 3 gennaio 2011, p. 1, Prima pagina).
  • Quel richiamo alla felicità fa anche venire alla mente la neolingua delle dittature del ’900, che mentre producevano orrori e crimini nelle dimensioni di massa che conosciamo, pretendevano però di stare realizzando una qualche forma, appunto, di felicità. (Giovanni Belardelli, Corriere della sera, 4 marzo 2011, p. 1, Prima pagina).
  • [tit.] La neo-lingua inventata dai partiti non nasconde più i vecchi vizi [testo] […] George Orwell l'aveva chiamata «neo-lingua». Attraverso il comando sul linguaggio (la «guerra» che diventava ufficialmente «pace» e così via), il potere totalitario rafforzava la sottomissione assoluta della società. Oggi non c'è un controllo politico totalitario, ma l'arroganza di partiti che non hanno capito quanto la loro «neo-lingua» risulti oramai detestabile e ipocrita. […] nessuna «neo-lingua», nessun velo lessicale, per quanto spesso e opaco esso sia, potrà mai nascondere la realtà dura e resistente delle cose: la realtà della spartizione, degli accordi sottobanco per sottomettere organi «indipendenti». (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 7 giugno 2012, p. 1, Prima pagina).
Già attestato in: Repubblica, 15 febbraio 1986, p. 25, Radio e Televisione (Beniamino Placido)
Tipo: Confissazione / Prefissoide
Formanti: neo-, lingua

Pubblicato in: Il Vocabolario Treccani. Neologismi. Parole nuove dai giornali, Roma 2008